RISALITE è un festival di arte e teatro che vuole proporre nella comunità locale di Montevaccino, a tutto l’Argentario e al comune di Trento un incontro con la giovane creazione artistica presentando tre spettacoli teatrali e tre interventi site specific di arte contemporanea.

Nato dall’incontro fra Spazio Piera e Giulio Macrì, il festival MONTEATRARTE restituisce due residenze artistiche in territorio montano, la prima CURA che vede protagonista una compagnia teatrale e la seconda INNESTI che propone un tempo di creazione agli artisti visivi.

Questo momento di condivisione mette al centro il dialogo culturale intergenerazionale e il protagonismo della comunità. Le tre giornate della prima edizione sono state ritmate dagli spettacoli serali, e da tante attività culturali, tra cui uno spettacolo dedicato ai bambini e un intervento artistico partecipativo. Inoltre gli artisti visivi Hanno proposto tre interventi site specific negli spazi del paese con dalle visite guidate itineranti per avvicinare la comunità all’arte contemporanea.

L’edizione RISALITE 2023 è terminata, ma se vuoi far parte della prossima edizione scrivici a: monteatrarte@gmail.com

L’edizione 2023:

Il tema “risalire” nasce dalla volontà di ritrovarsi, capirsi in quanto individui, comunità, territorio.
Risalire un corso d’acqua, risalire nel tempo e lo spazio, contro corrente. Risalire per capire da cosa deriviamo e da cosa derivare.
Tornare indietro e nel profondo, ricostruire l’origine, andare a ritroso, cercare le proprie radici, la propria IDENTITÀ, scoprendo qualcosa di nuovo, di inaspettato, per evitare di ritrovarci lì, alla deriva.


I tre spettacoli A – MAR, Come una formica in una terra di elefanti, Ornella e Quasi come Elizabeth Taylor così come gli artisti visivi, Guido Ravanelli, Giulio Boccardi e Mahatsanga Le Dantec hanno proposto una riflessione e uno sguardo sul tema dell’identità, sociale e di genere ma anche dedita a sottolineare l’identità territoriale e storica locale.

SPETTACOLI

A-MAR

Come una formica in una terra di elefanti

Scritto da Giulio Macrì
Con Sara Pagàni e Giulio Macrì

A – MAR è la storia di una famiglia, è il racconto di una presa di coscienza, di un tentativo di comprensione. Enzo e Francesca sono due genitori separati che da tempo hanno deciso di non parlarsi più. Eppure un profondo interrogativo costringe i due ex coniugi a ritrovarsi, ponendoli alla disperata ricerca di una risposta: come è potuto accadere che per sedici anni non si siano accorti di chi è davvero loro figlio?

ORNELLA

Di Gaia Amico
Dramaturg Davide Tortorelli
Costumi di Ilaria Amico

Ogni uomo galleggia nel tempo in maniera diversa. Ornella è un progetto autobiografico che narra della mia famiglia e della mia Italia nei suoi Anni di Piombo. Sono anni di cui non si parla: segreti poco raccontati, ricordati a denti stretti.
È la storia della zia Ornella, una giovane adulta alla ricerca del proprio senso esistenziale.

QUASI COME ELIZABETH TAYLOR

Di e con Alberto Viscardi.

Un one man show autobiografico, profondo, ironico e divertentissimo. Un intimo racconto al pubblico, un ragazzo porta in scena la sua storia. Il protagonista è una ferita aperta, un rumoroso crescendo vivente, un ciclone di energia, di paura, di inadeguatezza, di ingenuità e di una folle ricerca di serenità.

CANDIRÙ

Candirù è Iacopo Candela. Suona da tanto, ovunque, e sembra non essere ancora stufo. Scrive canzoni e disegna le luci per il teatro, compone jingle e sigle per la tv. Di notte pensa, di giorno guarda documentari e si stupisce di ogni piccola magia che ha a portata di voce e chitarra. Per Candirù scrivere e suonare l’identità significa prima di tutto riconoscersi.

Nella parola identità echeggia un senso di solitudine e divisione quando in realtà è il fulcro dello stare insieme.


Ascolta su spotify

instagram: le_faccende_di_candiru

DINO E LA FAMOSA INVASIONE

Spettacolo teatrale per ragazzi e ragazze, età consigliata dai 5 anni, alla biblioteca “Castello di Carta” di Montevaccino. Attraverso il suono della chitarra suonata magistralmente da Jesai Fiabane e la voce narrante dell’attore Alberto Fornasati, ecco che il pubblico viaggerà con i famosi orsi di Dino Buzzati.

Perché partire? Ogni orso aveva la sua motivazione. Un viaggio di andata per scoprire nuove terre e cercare un futuro migliore. Un viaggio di ritorno per capire che tra quelle terre inesplorate e tra quelle cime ricoperte di gelo delle proprie origini c’è il vero valore e il rispetto per la vita.

PRATICHE DI VOLO

Lettura al microfono, di e con Francesca Carrain e Elisa Cheli.

Lo stare in una terra di mezzo. Volare, si. Ma dove?
“Incertezza ed inquietudine accompagnano l’individuo moderno in un viaggio senza meta che assume i contorni di un naufragio.”
Lo diceva anche Bauman, mica solo noi.
Poi magari lui lo diceva meglio.

AMARENA

AMARENA è una band trentina nata nell’estate del 2021. Un viaggio dal sapore dolciastro che vede coinvolte cinque insolite figure: Filippo Benedetti ai testi e alla voce, Alberto Capuzzo alla chitarra, Lorenzo Tonolli al basso, Filippo Balestra alla batteria e Mattia Nardon ai live electronics. Al Festival MonTeatrArte proporranno “Fuori luogo” il loro primo progetto pubblicato nel giugno 2023, un EP di cinque tracce frutto dell’incontro tra funk, alternative hip hop e noise.

INTERVENTI ARTISTICI

GIULIO BOCCARDI

Giulio Boccardi nasce a Trento nel 1997. Durante le superiori conosce la fotografia, mezzo che diventa soggetto dei suoi studi universitari presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia.Da allora Giulio è molto impegnato in una ricerca artistica sulla metafisica della natura, il quale lo porta ad essere coinvolto in diverse esposizioni. Tornato a Trento, mantiene viva tutta la sua passione e sperimenta nuove tecniche fino a raggiungere un approccio multidisciplinare.

https://www.instagram.com/giulio_boccardi/

https://www.giulioboccardi.com/

GUIDO RAVANELLI

Il lavoro dell’artista Guido Ravanelli, in arte Fine Sosta Autorizzata, indaga la condizione umana odierna, i luoghi cui abita e frequenta, le strutture sociali conformatesi nel tempo, i ruoli che ognuno di noi riveste, sia dalla nascita che quelli dati da una transizione sociale, i feticci che dominano il nostro vivere. Si esprime con un linguaggio a tratti ironico e a tratti aggressivo con il quale attacca la retorica, la mistificazione e l’illusione di fondo che circonda il nostro pensiero, con la considerazione che esso non abbia accezione di assolutezza ma che sia un modo come un altro di interpretare realtà. Ciò che davvero sta a cuore all’artista è il fine, e la strada intrapresa per giungervici è l’autoanalisi.

https://www.instagram.com/fine_sosta_autorizzata/

Mahatsanga Le Dantec

Mahatsanga Le Dantec è un artista multidisciplinare francese che vive e lavora tra il sud della Francia e il nord Italia. Formatosi in falegnameria, arti dello spettacolo e belle arti, sviluppa una pratica multipla che coinvolge scultura, architettura, installazione, musica, video, fotografia, danza. Un attento sguardo ai ritmi, alle strutture, al suono, alla geometria, al movimento lo porta a comporre delle vere e proprie partizioni visive fino a costruire strutture che modificano la nostra percezione dello spazio. Per questa edizione l’artista proporrà al pubblico un intervento artistico partecipativo alla scoperta della flora locale.

http://mahatsang.wordpress.com/‌

https://www.instagram.com/mahatsang/

RISALIRE ALLA TERRA

Installazione Site-specific
Giulio Boccardi


L’intervento realizzato in questo terreno invita a riflettere su come l’essere umano si relaziona con la terra attraverso le sue attività. L’artista, omaggiando la vita rurale e il lavoro manuale che la accompagna, vuole stimolare un approccio più spirituale e sostenibile alla convivenza con il mondo naturale. La linea scavata nella terra è una spirale aurea, una forma geometrica considerata tra le più armoniche. Essa ritorna spesso nelle forme naturali a tal punto da sembrare suggerita dalla natura stessa: non a caso questa forma è basata sul numero aureo, in stretta relazione con la serie di Fibonacci. Questa spirale, se da un lato sembra essere la traccia di passaggio dovuta all’uso della zappa, dall’altro sembra volerci suggerire un sentiero da percorrere per ritornare in armonia con la terra.

PASCOLI

Installazione Site-specific interattiva
Guido Ravanelli/ Fine Sosta Autorizzata


Pascoli è una metafora per legare lo stile di vita cittadino a quello rustico, in un paese come Montevaccino dove la ruralità è vicina di casa di atmosfere borghesi, le quali si manifestano in nuclei famigliari aventi uno stretto rapporto con la città, l’ufficio, il supermercato, la mondanità. Queste atmosfere sono però imbevute in un panorama di tutt’altro genere, poste d’innanzi a trattori manovrati da contadini, galli canterini e asini raglianti, distese di campagne che intervallano abitazioni di respiro campestre. Lo scenario è una doppia contaminazione dei due ambienti che qui si incontrano, dando luogo ad un individuo che alle volte ama pascolare nei supermercati e alle volte fare la spesa nel proprio orto

Sotto l’ombra dei fiori

Opera partecipativa
Mahatsanga Le Dantec


L’artista francese, Mahatsanga Le Dantec invita il pubblico a vestirsi della flora locale per investigare il legame con il territorio.
Le ombre della flora di Montevaccino sono catturate sul tessuto grazie al processo fotografico della cianotipia. Dopo una camminata fra i prati e i boschi del paese i partecipanti sono tornati a casa con una maglietta/camicia “a fiori” non tropicale ma locale.

La fotografia dell’edizione RISALITE..

La fotografia ritrae Angela Nardin e una villeggiante che raccoglie il fieno su un prato di Montevaccino, anno 1922.

La fotografia ci è stata gentilmente concessa dal Centro di documentazione “Ceresa Costa”, e dalla famiglia Tomasi.

Il Festival è realizzato da Associazione Spazio Piera grazie al sostegno di Fondazione Caritro, Circoscrizione Argentario, e alla partnership di Circolo Comunitario di Montevaccino, Centro di documentazione “Ceresa Costa”, Associazione Afroditelo, Associazione Il Funambolo, Argento Vivo e 9c Teatro.

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